Scuola
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Che cos'è lo Stage |
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Lo stage è un periodo di formazione "sul campo", ovvero presso un'azienda,
che costituisce un'occasione di conoscenza diretta del mondo del lavoro oltre che di acquisizione di una specifica professionalità.
Attraverso lo stage, i giovani hanno la possibilità di entrare nel "vivo" della realtà aziendale e di acquisire quelle conoscenze ed esperienze professionali che le scuole e le università non forniscono quasi mai.
Lo stage rappresenta, quindi, un credito formativo necessario a chi entra per la prima volta nel mondo del lavoro.
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Chi lo può effettuare:
1) Gli inoccupati che non abbiano precedenti esperienze lavorative (in possesso almeno della licenza di scuola media), studenti, neodiplomati o neolaureati.
2) Disoccupati o lavoratori in mobilità, interessati a svolgere uno stage in settori diversi da quelli in cui si è lavorato fino a quel momento.
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Quanti stagisti può avere un'azienda?
1)un tirocinante se gli addetti non sono più di cinque;
2) due tirocinanti contemporaneamente se il numero di addetti a tempo indeterminato è tra i 6 e i 19;
3) un 10% di tirocinanti se i dipendenti sono più di venti.
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La normativa: lo stage è regolamentato dall'art. 18 della Legge 196/97 (Pacchetto Treu) e dal Decreto del Ministero del lavoro n. 142 del 25/3/98 . Questi prevedono che lo stage sia realizzato tramite una convenzione tra ente promotore, impresa ospitante e stagista; oppure attraverso convenzioni-quadro con le associazioni dei datori di lavoro.
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Chi promuove lo stage? Per poter attivare uno stage è indispensabile un soggetto promotore che ha il ruolo di intermediario fra il tirocinante e l'azienda ospitante. I soggetti promotori elencati nell'articolo 2 della legge 196/97 sono i seguenti : università, provveditorati agli studi, scuole statali, scuole private parificate, centri di formazione e/o orientamento pubblici o convenzionati, comunità terapeutiche e cooperative sociali, servizi di inserimento lavorativo per disabili, agenzie regionali per l'impiego, direzioni provinciali del lavoro, istituzioni formative private, senza fini di lucro. |
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Quanto dura? 4 mesi per studenti della scuola secondaria. 6 mesi per disoccupati o inoccupati compresi quelli iscritti alle liste di mobilità. 6 mesi per allievi di istituti professionali di Stato, di corsi di formazione professionale, di attività formative post-diploma o post-laurea. 12 mesi per studenti universitari, studenti che frequentano corsi di diploma universitario, dottorati di ricerca o corsi di perfezionamento e specializzazione post-secondari anche non universitari. 12 mesi per persone svantaggiate. 24 mesi per i portatori di handicap. |
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Cosa fa il soggetto promotore: questo ha il compito di elaborare il progetto formativo e di orientamento che deve contenere le modalità di attuazione e collocare l'esperienza del tirocinio all'interno del percorso formativo dello stagista. I soggetti promotori sono inoltre tenuti ad assicurare i tirocinanti contro gli infortuni sul lavoro presso l'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), e presso una compagnia assicuratrice per la responsabilità civile verso terzi. Svolgere uno stage senza questo tipo di assicurazione equivale a fare un lavro in nero. |
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La figura del tutor: il tutor, figura individuata dal soggetto promotore e dall' azienda, è il responsabile didattico-organizzativo delle attività che lo stagista svolge all'interno di questa. |
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Lo stage é retribuito? Lo staggiare non viene retribuito per l'attività svolta, in quanto il rapporto con l'azienda ospitante non costituisce un rapporto di lavoro. Tuttavia ci sono delle forme di rimborso spese a volte anche piuttosto consistenti e buoni pasto che però vengono assegnati a discrezionalità dell'azienda; in alcuni casi, specie nelle multinazionali, gli stage sono retribuiti, mentre in altri casi lo stagista non riceve assolutamente nulla. In quest'ultimo caso, tutte le spese (benzina, pasti...) sono a suo carico e quindi è importante valutare se valga veramente la pena svolgere lo stage in quell'azienda oppure no. Per esperienza vi posso dire che uno stage retribuito in una multinazionale si può rivelare molto meno formativo di uno stage non retribuito in una piccola o media azienda dove si è sicuramente più seguiti e si possono imparare molte più cose. Le grandi aziende difficilmente delegano attività rilevanti mentre in contesti più piccoli allo stagista vengono assegnati (ovviamente non subito!) compiti e responsabilità anche di una certa importanza. |
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Il valore dello stage: le attività svolte nel corso di uno stage hanno valore di credito formativo e, quando sono certificate dalle strutture promotrici, possono essere riportare nel curriculum dello studente o del lavoratore. |
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