Scuola
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La nuova scuola superiore: Riforma Gelmini 2010 |
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Dal 1° settembre 2010, entra in vigore la riforma complessiva e simultanea del secondo ciclo di istruzione e formazione. Cambia il volto della scuola secondaria superiore e del sistema di istruzione e formazione professionale di competenza regionale (IeFP) che avrà un' ordinamento di rilievo nazionale che prevede qualifiche triennali e diplomi quadriennali già definiti a livello nazionale nella sede tecnica della Conferenza Stato-Regioni.
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I LICEI:
Quattro dei sei diplomi liceali (classico, scientifico, linguistico, delle scienze umane) si pongono in continuità - per durata,
numero e tipo di materie e orari (allineati sulle 30 ore settimanali, 27 nel biennio iniziale, ad eccezione del liceo classico che
prevede 31 ore nel secondo biennio e nel quinto anno) - con i tradizionali corsi di ordinamento. Ad essi si affiancano il nuovo
liceo
musicale e coreutico (32 ore settimanali) e i percorsi artistici che, si ridurranno a sei, con un orario settimanale di 34 ore al biennio
iniziale e di 35 ore nei tre anni successivi. Sul versante dei licei, inoltre, si segnala il debutto di due nuovi percorsi opzionali senza
il latino (scienze applicate ed economico- sociale). Tra le novità, lo studio per cinque anni di una
lingua straniera in tutti i licei, di
una seconda lingua straniera nell'opzione economico-sociale del liceo delle scienze umane e di
3 lingue straniere nel liceo linguistico.
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GLI ISTITUTI TECNICI:
Gli istituti tecnici sono riordinati con una nuova identità fondata sull'asse scientifico- tecnologico, che ne esalta il ruolo come
scuole dell'innovazione permanente.
Essi si distinguono 2 grandi settori e 11 indirizzi:
Il settore Economico articolato in due indirizzi (indirizzo Amministrazione, Finanza e marketing, indirizzo Turismo);
il settoreTecnologico articolato in 9 indirizzi (indirizzo Meccanica, Meccatronica ed Energia, indirizzo Trasporti e Logistica, indirizzo
Elettronica ed Elettrotecnica, indirizzo Informatica e Telecomunicazioni, indirizzo Grafica e Comunicazione, indirizzo Chimica,
Materiali e Biotecnologie, indirizzo Sistema moda, indirizzo Agraria, Agroalimentare e Agroindustria, indirizzo Costruzioni ,
Ambiente e Territorio).
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Il profilo educativo generale e i profili specifici degli indirizzi sono configurati in modo da rispondere efficacemente alle richieste del mondo del lavoro, anche delle libere professioni. Il titolo consente un rapido inserimento nel mondo del lavoro (il diploma indicherà l'indirizzo frequentato e le competenze acquisite) e/o la continuazione degli studi in qualunque facoltà universitaria, oltre che nei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore, soprattutto in quelli che puntano sulle specializzazioni più richieste nelle aree tecnologicamente avanzate, attivati presso i costituendi istituti tecnici superiori. Tra le novità, la centralità del laboratorio nel processo di apprendimento e lo sviluppo di stage, tirocini e alternanza scuola-lavoro per apprendere in contesti applicativi.
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GLI ISTITUTI PROFESSIONALI:
Gli istituti professionali con la riforma acquisiscono una nuova identità, fondata sulla cultura delle filiere economiche e produttive di rilevanza
nazionale che caratterizzano i 2 settori fondamentali, Servizi e Industria e Artigianato,
in cui sono compresi i 6 indirizzi.
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Il settore dei Servizi è articolato in quattro indirizzi (indirizzo Servizi per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, indirizzo Servizi socio-sanitari, indirizzo Servizi per l'Enogastronomia e l'Ospitalità alberghiera, indirizzo Servizi Commerciali) e il
settore Industria e Artigianato articolato in due indirizzi ( indirizzo Produzioni industriali e artigianali e indirizzo Manutenzione e Assistenza tecnica). Tutti i percorsi formativi durano cinque anni e sono suddivisi in due bienni e in un quinto anno, al termine del quale gli studenti sostengono l'esame di Stato per il conseguimento del diploma di istruzione professionale.
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I nuovi istituti professionali hanno un ordinamento molto flessibile per interagire con i sistemi produttivi territoriali e rispondere alle esigenze del mondo del lavoro e delle professioni in una dimensione "Global", aperta all'innovazione permanente. Il diploma consente l'accesso immediato al mondo del lavoro e/o la prosecuzione degli studi in qualunque facoltà universitaria, oltre che nei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore, anche presso gli istituti tecnici superiori. Gli istituti professionali, inoltre, possono svolgere un ruolo complementare e integrativo rispetto al sistema di istruzione e formazione professionale di competenza regionale e continuare ad organizzare, in regime di sussidiarietà, nel quadro di intese con le Regioni, percorsi per il conseguimento di qualifiche triennali e di diplomi professionali quadriennali.
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